LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giacomo Sansoni
Auschwitz

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
AUSCHWITZ

Mentre ero come albero arreso alla solina,
con le sue ali a libro, di consistenza fina
una farfalla su me vola senza paura
affinché leggessi le sue misteriose miniature, con cura,
tutte le macchie, segni e spire e, di sangue, grumi,
tutti gl’inespiati dolori, sindoli nella natura di commessi laidumi:
Se Dio è suono che parla, urla e respira,
canta, grida, ed espira,
che tossisce, singhiozza, vomita e tuona,
perché non tuonasti in quegli anni, in quei giorni, in quelle ore,
perché non sonasti le tue trombe e svegliasti l’uomo dal torpore,
perché non rendesti di proprietà comune l’orrore,
perché, come corpo docile alla gravina,
svenasti il sangue del tramonto
da Elisheva, Chana, Yoh’anan, Adelasia,
Desideria, Belisa, Sarah, ed Efesia,
da, Clelia David, Yosseph, Ariela,
Yaacov, Aron, Levi e Lea;
Candida, Adalaieta, Bluma, Ialina,
Devora, Briseide, Adina e Yasmina.
Dio che non ti vergogni,
perché non ruggisti in quell’attimo che morivano i sogni,
perché lasciasti, i papaveri, soli
a tenere con i denti del cuore, quel tenue filo che è rosso,
che da raccapriccio è mosso,
che s’alza, s’invola, che è grido è schianto
è nota di sangue, è indomito pianto,
che non valsero note a venire,
anni e secoli a lenire
per il reale da abborrire?
O! Dio che sei suono che parla, ed espira,
canta, grida, urla e respira,
che tossisce, singhiozza, vomita e tuona,
perché non tuonasti in quei giorni, in quell’ore,
che è Yasmina che grida, urla, col cuore che s’incrina
s’arrende, rantola ed espira, al sole che per sempre declina?
Dio che ancora ti sconosci,
perché l’arbitrio, che ancora si perpetua, non sconci?
Uomo, che per il colore degli occhi con cui si guarda
neghi felicità e bruci il cuore finché arda,
e sono sempre, azzurri, di cenere, d’oro, d’erba o di terra,
gli occhi con cui la natura, sulle ali, incarnerà le libertà negate,
finché avrà farfalle penate.



 Ivan Pozzoni - 16/02/2018 16:51:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)

 Franco Bonvini - 07/01/2018 13:47:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Metteteci Dio
sul banco degli imputati
metteteci Dio
e giudicate anche lui... con noi
e difendetelo voi... voi
"buoni cristiani"!

https://www.youtube.com/watch?v=8DRVusPcr9s

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.